Si potrebbero anche “assaggiare” gli occhiali realizzati dallo studio di design Crafting Plastics! Totalmente biodegradabili, sono il risultato della curiosa combinazione tra un derivato dell’amido di mais (PLA), un polimero prodotto da microrganismi (PHB), olio esausto da cucina e additivi comunemente utilizzati nell’industria alimentare. Ma non è tutto. Quando non servono più, possono essere smaltiti diventando compost in meno di 90 giorni.
Ogni montatura Crafting Plastics! è ideata dalla product designer Vlasta Kubušová e dallo scenografo Miroslav Král (al lavoro tra Berlino e Bratislava) e nasce grazie alla collaborazione con la Slovak University of Technology di Bratislava, con cui lo studio di design ha sviluppato una tecnologia innovativa, capace di creare – e utilizzare in modo inusuale – un materiale completamente recuperabile.
Questo binomio ha permesso di realizzare collezioni eyewear al 100% sostenibili, che sono anche il frutto di un’attenta ricerca estetica: occhiali monomaterici, dalle forme geometriche e pulite, con colori neutri e dalla palette delicata (poiché privi di qualunque colorante e, quindi, anallergici).
Il lavoro di Crafting Plastics! è partito dall’analisi dell’intero ciclo di vita del prodotto da sviluppare e delle materie prime per realizzarlo, con l’obiettivo di rendere il suo processo di produzione il più possibile trasparente e “amico” dell’ambiente. Affiancando tecniche di produzione artigianali a tecnologie high-tech, i due designer hanno potuto utilizzare un materiale industriale come la bioplastica – derivato di materie prime rinnovabili e riciclabili – per provare a creare oggetti che sono parte della vita quotidiana di ognuno di noi. Come appunto, gli occhiali.
Il progetto ha preso avvio, molto tempo prima, da una ricerca sul comportamento dei consumatori di prodotti bio, condotta dai designer durante un Master alla University of Arts di Berlino. Da qui, è nata una domanda: è possibile trasformare prodotti biologici – considerati ancora poco appetibili dal pubblico – in qualcosa di maggiormente desiderabile e utile, portandoli sul mercato senza danneggiare l’ambiente?
Ecco quindi che prendono forma i primi mock-up in bioplastica di CP!: impermeabili e occhiali da sole. L’idea di partenza era quella di capire quali erano le potenzialità di un materiale utilizzato principalmente nell’industria dell’imballaggio, trasformandolo in un vero e proprio prodotto, rendendo materiali comunemente deperibili un prodotto di lunga durata.
Grazie all’uso di stampanti 3D (alimentate da risorse rinnovabili e quindi anch’esse con un minimo impatto sull’ambiente!) e processi avanzati sviluppati in laboratorio, i designer di Crafting Plastics! hanno potuto lavorare sul raggiungimento della migliore gradazione di colore, ad un materiale qualitativamente stabile e alla forma più accattivante da dare ad ogni montatura, per ottenere, a tutti gli effetti, un prodotto di fashion design.
Ma senza dimenticare di stimolare una riflessione importante: il mondo della moda può produrre oggetti e linee di prodotti, belli e utili, che utilizzino meno plastica?
Per provare, anche tu, a dare una risposta, dai un’occhiata al Manifesto Crafting Plastics!
Foto: credits Marina Zussino (Occhiali Crafting Plastics! esposti a Operae 2017)