FATTOBENE è un atlante di prodotti italiani che hanno fatto la storia dell’design industriale del nostro Paese. Una raccolta di oggetti che esistono tali e quali da generazioni, e che da generazioni intere continuano ad essere utilizzati nel medesimo modo, diventando così parte di un vissuto quotidiano – che mi piace definire – senza tempo.
Chi non ricorda, ad esempio, quel particolare e intenso profumo di mandorla che ti restava nel naso e sulle dita dopo aver finito l’ennesimo collage a scuola?
Basta fare un veloce salto indietro nel tempo per ritrovarsi di nuovo alle prese con la colla Coccoina, quella che si usava proprio per ‘appiccicare’ carta, stoffa e fotografie. Oggi la colla Coccoina esiste ancora, proprio come allora. E dal 1927 viene prodotta con la stessa ricetta da un’azienda di Voghera (Pavia), la Balma Capoduri & C.
E la sua storia è davvero affascinante.
FATTOBENE, il progetto curato dalla giornalista Anna Lagorio e dal fotografo Alex Carnevali, ha inserito la colla Coccoina in una originale collezione in continua evoluzione, di oggetti e prodotti italiani che vogliono raccontarci alcune tappe importanti della storia dell’industria italiana. E perché no, della nostra cultura.
La colla Coccoina, per esempio, nasce da un’idea dell’imprenditore Aldo Balma nel tentativo di battere la concorrenza francese, che agli inizi del ‘900 produceva una popolare colla venduta in un barattolo di vetro. Il progetto è innovativo: una colla atossica e adatta anche ai bambini, dal piacevole aroma di marzapane, proposta in una confezione infrangibile in alluminio, che poteva contenere anche un piccolo portapennello, capace di renderla trasportabile e pronta all’uso, in modo semplice e pulito.
Ma come viene prodotta ancora oggi la Coccoina? Si fanno cuocere a bagnomaria destrina di fecola di patate e acqua. Una volta ottenuta una pasta dalla consistenza morbida, si aggiunge glicerina ed essenza di mandorla. Si versa nei barattoli e si lascia decantare per un mese, prima di poter essere usata.
E poi ci sono le Crystal Ball. Chi non si è divertito, almeno una volta nella sua vita, a giocare con quelle bolle colorate che non scoppiano mai? Sono prodotte dalla Burago di Molgora (Monza Brianza), dalla fine degli anni ’60, anche se nascono a tutti gli effetti un ventennio prima. L’idea creativa è del chimico Claudio Pasini che, nel 1947, ad appena due anni dalla fine della seconda guerra mondiale, lanciò sul mercato una pasta speciale che permetteva di realizzare delle bolle quasi indistruttibili.
La produzione industriale parte però solo nel 1968, con la nascita ufficiale delle famose Crystal Ball. Basta prendere un po’ di pasta dal tubetto, posarla sulla cannuccia, quindi soffiare più forte che si può e creare così il proprio palloncino colorato.
Alla colla Coccoina e alle Crystal Ball si aggiungono però anche oggetti italiani meno noti, ma per questo non meno utilizzati, tra cui saponi art déco e candele barocche, strumenti per la cucina, prodotti tessili e alimentari. Il fil rouge che li unisce, grazie al progetto FATTOBENE, è però sempre lo stesso: cercare di portare alla luce una produzione italiana di alta qualità, dando vita ad una mappatura a 360 gradi del nostro patrimonio industriale e artigianale, su tutto il territorio nazionale.
Dodici sono gli oggetti – e le loro storie – che sono stati raccolti all’inizio del progetto FATTOBENE. Sul sito online si può leggere scoprire da dove arriva la carta d’Eritrea, la Brillantina Linetti, i cannelli di zolfo, l’Acqua di Rose, il mandillu da gruppu (un tessuto a scacchi utilizzato dai contadini in Liguria), il sapone Valobra, le spugne naturali Rosenfeld, il taccuino Tassotti, il tamarindo Erba e lo strumento per la rigatura degli gnocchi.
Un lunga lista di prodotti italiani che Anna Lagorio e Alex Carnevali hanno in progetto di arricchire, con nuovi nomi e nuovi oggetti, ogni settimana, con l’obiettivo di aiutarli a non scomparire dal mercato, regalandogli un luogo e una vetrina dedicata, dove poter essere scoperti o riscoperti, sia in Italia che all’estero.
Per questo FATTOBENE ha aperto anche uno shop online dedicato alla vendita internazionale, pensato per tutte quelle persone curiose che, oltre alle storie belle, amano l’alta qualità delle materie prime, il buon design e i packaging originali.
Credits Photo: FATTOBENE